Difficilmente un castello ha una dimensione tale da poter essere mostrato con alcune fotografie. La sua dimensione, l’elevato numero di stanze, l’ottimo stato di conservazione, le finalità di utilizzo pubblico. Sono tutte caratteristiche che si adattano perfettamente alla creazione di un tour virtuale come questo.
Visitarlo è meglio, ma per chi non può o vuole farsi un’idea di com’è prima di percorrere la strada per raggiungerlo, eccolo accontentato.
Per Moto Morini ho realizzato un tour virtuale 360 e le riprese aeree.
Link al tour pubblicato su Google Maps
Fotografie a confronto
Queste due immagini sono state realizzate nello stesso momento, la prima con uno smartphone la seconda con una reflex, per dimostrare che si possono ottenere buoni risultati anche utilizzando uno smartphone.
Ovviamente per chi ha dimestichezza con questo tipo di fotografia è più semplice utilizzare entrambi perché si conoscono i limiti, ma quello che ritengo fondamentale in una fotografia non è la tecnica utilizzata per crearla ma l’idea che l’accompagna.
Il Perché è più interessante di come.
Devi vendere casa tua e hai bisogno di fotografarla?
Decidi di vendere la tua casa e per farlo ti servono delle fotografie adatte allo scopo, ma fotografare un appartamento, una villa, con gli interni e gli esterni, creando magari un video o un tour virtuale non è una cosa semplice.
Ci sono professionisti con esperienza e attrezzatura idonea, ma questo già lo sai e non sto qua a tirati un pippone sull’importanza di una foto professionale.
Perché intanto bisognerebbe spiegare a chi non ha molta dimestichezza cos’è una foto professionale e che caratteristiche deve avere per essere ritenuta tale.
Ma se in questo momento non ti puoi permettere un professionista o preferisci tentare, anche solo per divertimento, di realizzarle tu, è giusto che tu possa tentare una strada per conto tuo.
Sei sempre in tempo a cercare un professionista (per esempio…informazioni dettagliate su come io realizzo un servizio fotografico lo trovi a questo link), e se vuoi qualche consiglio su come selezionare un fotografo di interni tra i video ne trovi uno dedicato a questo.
I video ti spiegano in modo semplice come puoi fotografare casa tua e ottenere il risultato massimo possibile con la tua esperienza e attrezzatura, anche usando uno smartphone.
Per vendere un immobile servono le fotografie, ma non tutti conoscono i trucchi per ottenere il meglio da strumenti semplici come uno smartphone o fotografie più ricercate con una reflex, e non tutti hanno una cultura fotografica in grado di capire il suo linguaggio.
. AW, bracketing, ISO, bilanciamento del bianco, HDR, ottiche decentrabili… per alcuni è un linguaggio incomprensibile.
Per questo motivo i video sono pensati per persone che non hanno molta dimestichezza con la fotografia di interni e non trovano online tutorial che spiegano in modo semplice come fotografare un appartamento e realizzare delle fotografie utili alla sua vendita.
L’elenco dei video che ti spiegano come fotografare un appartamento:
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Ora lascio spazio ai video
Avrei potuto presentarti un corso di fotografia con le solite modalità di tutti i corsi di formazione che trovi online.
Avrei potuto dirti che grazie al mio corso imparerai come diventare un bravo fotografo; oppure dirti quali tecniche fotografiche apprenderai grazie al mio corso.
Non avrei avuto alcun problema sventolarti il mare di nozioni che ci sono dietro al mondo della fotografia.
Caro lettore e cara lettrice ho deciso di non fare nulla di tutto ciò!
Non perché soffro di una incurabile antipatia nei confronti di chi offre corsi di fotografia standard e uguali per tutti, ma perché credo che un conto sia insegnare a qualcuno come fare le foto e un altro conto è riuscire a far emergere la creatività che ognuno di noi ha dentro, utile per catturare il mondo circostante con nuovi racconti fotografici.
Lo stesso Martin Seligman, pioniere della psicologia positiva, cita varie ricerche che dimostrano che coloro che realizzano obiettivi a lungo termine sono molto più felici di coloro che perseguono principalmente il piacere o il divertimento, affermazione che condivido completamente.
Perché puoi uscire di casa e trovare qualcosa di bello da fotografare, o puoi uscire di casa per fotografare con in testa un argomento specifico.
La sfida di un fotografo, soprattutto quando si trova nelle prime fasi della sua professione è riuscire a individuare un suo stile identificativo. Questo è un approccio che ha molto a che fare con il proprio modo di vedere le cose, il carattere, la visione del mondo, il valore che si da a ogni singolo dettaglio.
Sono Flavio Chiesa, mi occupo da molti anni di fotografia di interni, riprese aeree, tour virtuali e realtà virtuali.
Ho a cuore lo stile fotografico proprio perché ciò che serve in questo lavoro è identità e personalità.
Non esiste in questa professione un modo di fotografare valido per tutti, ma ognuno con il suo occhio può raccontare il mondo in modo diverso. Questo vale sia se si sta fotografando un tramonto e sia se si sta lavorando a un progetto fotografico aziendale. Ognuno di noi ha una sua predisposizione creativa che può esplodere nell’arte fotografica.
Ogni persona può diventare fotografo di un argomento a cui è interessato. Basti pensare che una persona ha due occhi e ognuno di essi non guarderà mai la stessa cosa e allo stesso modo, figuriamoci se le persone possono vedere il mondo con la stessa sensibilità e essere attirate dagli stessi argomenti.
Alla stessa maniera credo che non può esistere un modo di apprendere le cose valido per tutti e una volta per tutte.
Lavorare singolarmente sulla formazione di ogni allievo o allieva renda il mio lavoro più utile per chi deve apprendere. Voglio parlare la stessa lingua di chi mi sta di fronte, non voglio dire cose uguali a tutti.
Ora ti voglio mostrare una sintesi di alcuni racconti fotografici realizzati da persone che hanno partecipato a questo corso.
Sono storie realizzate in tempi compatibili con la durata del corso di fotografia da persone che si sono cimentate per la prima volta in un racconto fotografico.
Come Matteo che nel suo corso di fotografia ha voluto raccontare i segni della guerra ancora presenti a Milano. [/vc_column_text]
Nadia ha invece voluto raccontare come i turisti si fotografano in una piazza simbolo della città di Milano. Sono immagini simpatiche che mostrano la spensieratezza e la voglia di immortalare il loro passaggio in quel luogo.
Vieni a scoprire come ho strutturato il corso di fotografia e il trucco, sotto al naso di tutti ma da molti sottovalutato, per non entrare a far parte della generazione dei ricordi persi.
Un giorno ricevo una telefonata da una persona che mi chiede un preventivo per fotografare dall’alto la sua proprietà, così contatto un piccolo aeroporto della mia zona per chiedere il costo di un elicottero per un’ora di volo.
…un’ora € 600,00 + Iva più il mio lavoro.
Realizzare delle fotografie aeree con un elicottero, che esperienza nuova…ci provo!
Ma il preventivo non viene accettato.
Un preventivo, come altri.
Peccato
Non ci penso più.
Circa un mese dopo entra nel mio studio Federico Groppo per chiedermi la stampa di alcuni poster raffiguranti aeroplani prodotti e venduti dalla società per cui lavora.
Gli racconto l’aneddoto del preventivo mancato e gli chiedo se da un aereo è possibile realizzare delle fotografie aeree (l’elicottero può restare fermo in un punto, l’aereo non lo si può fermare per aria).
Risposta?
Non me lo sono fatto dire due volte, due giorni dopo parto per Mezzana Bigli, luogo dove decollano questi aeroplani.
Conosco il padre di Federico, Nando, è lui che mi porta per la prima volta in volo su questi piccolo aerei.
Non solo è stato il pioniere dell’ultraleggero in Italia, quando ha iniziato lui erano in DUE, ora sono più di 10.000, è anche l’unico che progetta e produce aeroplani in Lombardia.
Insomma, un tizio con due attributi COSI’, che sa di cosa parla, sa com’è fatto un aereo e che sa come si vola. Nel suo settore è una leggenda.
Si decolla, si chiacchiera, investo Nando di domande e lui gentilmente asseconda tutte le mie curiosità: velocità, altezza, rischi, limiti, motore, potenza, avventure ecc. ecc.
Mentre stiamo volando e sto cercando di scattare quelle che saranno le mie prime riprese aeree Nando mi dice:
“Sai, volando ho visto paesaggi meravigliosi, mi sarebbe sempre piaciuto realizzare un libro fotografico, ma non ho mai trovato un fotografo che volesse collaborare con me in questo progetto”
Tre anni dopo abbiamo realizzato un numero adeguato di fotografie aeree per pubblicare “In volo sull’Oltrepò” e, a distanza di altri due anni, grazie all’ex sindaco di Sartirana Lomellina Ernesto Prevedoni Gorone, “In volo sulla Lomellina”
Sono ancora disponibili poche copie del libro “In volo Sull’Oltrepò” acquistabili presso il mio studio di Pavia. Il libro “In volo sulla Lomellina” invece non è più disponibile.
Esiste anche la versione ePub scaricabile a questi link:
In volo sull’Oltrepo’ Per iOS e per Android
Nel dicembre del 2019 ho finito di caricare su questo sito le ultime immagini del progetto: fotografare dall’aereo tutti i 190 Comuni che fanno parte della provincia di Pavia.
Ho fotografato dall’aereo tutti i Comuni e molte frazioni, il paesaggio in tutte e 4 le stagioni in 8 o forse 9 anni…ho fino perso il conto.
Due aerei, uno con le ali alte e uno con le ali basse.
Ali alte: rimuovendo la portiera avevo tutto il panorama ai miei piedi ma si poteva usare solo nelle stagioni calde e miti. Cosa che ho scoperto a mie spese la vota che abbiamo provato a volare con questo aereo dopo una nevicata.
Perché volare con la neve è complicato. Se è poca non ha senso fotografare, se è tanta non si riesce a decollare, l’aereo non prende abbastanza velocità perché frenato dalla neve.
Arriva comunque il giorno giusto, tanta neve da dare un senso alle immagini ma non così tanta da ostacolare il decollo. Si parte…ma ho resistito appena 20 minuti poi ho chiesto di tornare indietro. E si che sono uno che va in moto, di acqua e di freddo ne ho preso da vendere.
Nonostante i guanti avevo le dita gelate e perso sensibilità alle mani, non riuscivo a fotografare. Perché su un aereo, senza portiera, con le turbolenze d’aria che entrano e il rischio che la fotocamera ti scivoli dalle mani, benché appesa al collo, devi comunque avere una buona presa, cosa che i guanti molto imbottiti impediscono.
Risolviamo il problema utilizzando una seconda macchina, quella con le ali basse. Si resta completamente al coperto avvolti in una cupola di policarbonato, ma per fotografare bisogna farlo in virata.
E no, non è una foto in virata
Per fotografare con questo aereo ad ali basse dovevo aspettare la virata sull’obiettivo, in posizione verticale. Non so quanti G sono stati raggiunti, so che la compressione era così potente che sentivo lo stomaco avvicinarsi ai piedi.
Con il tempo ci si abitua, ma all’inizio…
Un lavoro lunghissimo come lungo è stato il lavoro di geolocalizzazione delle immagini.
Negli ultimi anni ho potuto registrare i dati gps direttamente dalla fotocamera, informazioni utili in post produzione. Anche se quel punto non sempre corrispondeva al Comune fotografato avevo almeno un punto di riferimento estremamente utile da cui partire.
All’inizio invece trascorrevo le mie serate a confrontare le immagini con Google Maps perché non avevo sistemi per la registrazione dei dati GPS.
Ricordando più o meno la rotta guardavo l’immagine, le forme, gli incroci, le case e confrontavo Maps, trovato lo stesso incrocio, casa, forma, trovavo il paese fotografato. Un lavoro immenso.
Una bella, splendida avventura: mostre, presentazioni, lavori su commissione per fotografare altri luoghi, altre attività.
In questo modo mi sono costruito una lunga esperienza e sono diventato un fotografo specializzato nelle riprese aeree da aeroplano, che costa meno di un elicottero ma non sta mai fermo!
E poi arriva il drone…Comodo, pratico, trova senza problemi spazio nel mio corredo. Realizzo delle splendide riprese con drone, sia foto che video, ma volare e fotografare da un aereo è centomila volte più bello che far volare la fotocamera restando a terra.
In qualsiasi caso si va avanti: riprese aeree con drone o con aereo, quello che serve si usa. Il risultato è più importante dello strumento.
Ti consiglio questa esperienza, volare ne vale veramente la pena e se contatti Groppo a cifre abbordabili riesci a volare per un’ora provando un’esperienza che ricorderai tutta la vita.
Da questo progetto ne sta nascendo un altro “volando con un puzzle”, ma questa è un’altra storia…
Tutto il mio lavoro a tua disposizione.
Le caratteristiche della fondazione Mansutti di Milano si adattano perfettamente alla creazione di un tour virtuale come questo.